I musei d’impresa: quando l’impresa diventa cultura -
A cura di – Antonio Calabrò –
A cura di – Antonio Calabrò –
A cura di – Team MUMAC – Barbara Foglia, Cinzia Cona –
Non poteva mancare un appuntamento che desse volto e voce a coloro che in questi mesi hanno contribuito ad arricchire i contenuti che trovate in questa sezione del sito attraverso spunti, riflessioni, approfondimenti realizzando una nuova iniziativa, Be our Social Guest.
I generatori di esperienza, cultura, consapevolezza si possono paragonare a veri e propri acceleratori di crescita. Per la persona e per la società.
A cura di – Donatella Brunazzi –
Stendhal ha scritto che “il Teatro alla Scala è il salotto della città”, ma anche “il caffè della città” sarebbe andato bene, per il ruolo catalizzatore che il Teatro ha sempre avuto nella vita sociale milanese.
A cura di – Carlo e Giovanna Castiglioni –
Progettazione e rito due concetti che sembrano essere espressione di mondi diversi e fra loro lontanissimi, ma che invece in molti casi si intrecciano e si integrano dando alla nostra quotidianità attenzioni e sapori imprevedibili.
Oggi una mostra celebra questa passione, nata dalla collaborazione tra Campari Group, Galleria Campari e l’Istituto Italiano di Cultura di Bruxelles in un percorso espositivo multisensoriale dedicato al design Made in Italy.
A cura di – Lanfranco Li Cauli –
Le grandi storie, prima o poi, sono destinate a incontrarsi.
Ci sono piccole cavità nelle foglie del caffè: sono le dimore degli acari che vivono in rapporto simbiotico con la pianta. Questa e mille altre curiosità si possono scoprire e soprattutto toccare con mano in una delle più grandi mostre mai realizzate sul micro e macro cosmo del caffè al al Deutsches Museum di Monaco di Baviera, dal 4 luglio 2019 al 31 maggio 2020.
A cura di – Beatrice Speranza –
Se imparassimo a porre attenzione a tutto ciò che ci circonda sono certa che daremmo più valore anche ai piccoli gesti quotidiani.
A cura di – Valerio Cometti –
L’attività creativa deve abbracciare e stimolare tutti i sensi e coinvolgere l’utente finale in un’esperienza complessiva unica, al punto che nel mio studio parliamo sempre più di “experience design”.