MUMAC al Deutsches Museum per “Cosmos Coffee”!
MUMAC protagonista a “Cosmos Coffee”, mostra dedicata al caffè in programma al Deutsches Museum dal 4 luglio 2019 al 31 maggio 2020. Per l’importante appuntamento a Monaco di Baviera, prestate alcune delle macchine più rappresentative della collezione MUMAC.
MUMAC è tra i protagonisti di “Cosmos Coffee”, mostra dedicata al mondo del caffè (dalla coltivazione alla lavorazione, dal trasporto alla preparazione, fino al consumo) in programma al Deutsches Museum di Monaco di Baviera dal 4 luglio 2019 al 31 maggio 2020.
Il museo sarà presente con otto importanti pezzi all’interno della rassegna espositiva organizzata dal più importante museo della scienza e della tecnica al mondo, per una visione e un’esperienza di conoscenza a 360° gradi sul “cosmo del caffè”.
La mostra “Cosmos Coffee” è sviluppata su sei sessioni (biologia, chimica, tecnologia, economia, cultura ed ecologia) in un viaggio immersivo e interattivo alla scoperta della bevanda dal punto di vista sensoriale e scientifico.
Il prestito di MUMAC al museo di Monaco rappresenta il proseguimento del “progetto prestiti” intrapreso dal museo con l’obiettivo di diffondere la cultura del settore e condividere il proprio patrimonio con i più importanti enti e istituzioni al mondo. Tra le attività più recenti rientrano il prestito de “La Cornuta” per la retrospettiva dedicata a Gio Ponti tenutasi al Musée des Arts Decoratifs al Louvre di Parigi (19 ottobre – 5 maggio 2019) e il prestito de La Cimbali Pitagora, l’unica macchina per caffè espresso al mondo ad aver vinto il “Compasso d’oro” (il più antico e autorevole premio di design), per la grande mostra monografica dedicata ad Achille Castiglioni che è stata ospitata dalla Triennale di Milano (6 ottobre 2018 - 20 gennaio 2019).
La collaborazione con il Deutsches Museum vede inserite nell’esposizione alcune macchine davvero significative: dalla Ala, la prima macchina orizzontale realizzata da LaCimbali negli anni ’40, a La Pavoni D.P. 47 detta “La Cornuta” per la particolare forma degli erogatori e considerata il pezzo più prezioso nel mondo del collezionismo delle macchine per caffè espresso, vera e propria scultura in metallo, funzionante a vapore, di cui ne esistono ancora due esemplari al mondo, per arrivare alla Faema E61 a 4 gruppi degli anni ’60. elemento iconico nel mondo del caffè e strumento rivoluzionario nella tecnologia di estrazione.
Qui sotto l’elenco completo delle opere prestate.
La Cimbali, Milano
Anno 1946
Modello Ala
1 Gruppo - 5 Litri - Esemplare conservato
La storia del marchio La Cimbali inizia nel 1912 quando il fondatore Giuseppe Cimbali apre la prima bottega a Milano, nel cuore della città, dedicandosi alla produzione di componenti essenziali per macchine per caffè. Nel 1930 avvia la propria produzione di macchine professionali per caffè espresso presso l’Officina in via Lecchi a Milano e lancia il modello Ala, una delle prime macchine orizzontali, in varie versioni (uno, due o tre gruppi), con caldaia a riscaldamento elettrico e a gas.
Gaggia, Milano
Anno 1948
Modello Esportazione
1 Gruppo - 5 Litri - Esemplare Conservato
Nel 1947 Achille Gaggia deposita un innovativo brevetto riguardante l’introduzione del pistone: l’inserimento di una leva in grado di pompare acqua sotto pressione sulla polvere di caffè. L’innovazione fa sì che la polvere sia attraversata dalla sola acqua calda a una pressione elevata (circa 9/10 atmosfere), consentendo di estrarre gli aromi che danno pienezza al gusto e le componenti atte a produrre la crema tipica della tazzina di espresso.
Sul plexiglass frontale viene riportata la dicitura «Crema caffè di caffè naturale funziona senza vapore», una réclame efficace volta ad attirare potenziali avventori.
La Pavoni, Milano
Anno 1947
Modello D.P.47 soprannominato La Cornuta
3 Gruppi - 35 Litri - Esemplare restaurato
Design Gio Ponti
La Pavoni D.P. 1947, disegnata dal celebre designer Gio Ponti, costituisce una delle macchine più importanti nel collezionismo del settore. Macchina con caldaia orizzontale e ribattezzata in molti libri di design “La Cornuta” per la forma dei gruppi erogatori, vera e propria scultura in metallo, funzionante a vapore, ne esistono ancora due esemplari al mondo.
“La Cornuta” del MUMAC è stata recuperata in un hotel del litorale romano chiuso da oltre cinquant’anni ed è poi stata sottoposta ad un massiccio lavoro di restauro da parte delle Officine Maltoni.
Gaggia, Milano
Anno 1952
Modello Esportazione
2 Gruppi - 20 Litri - Esemplare conservato
I primissimi esemplari di questa macchina per caffè risentono, in certa misura, delle influenze di un orientamento streamline d’importazione americana: la macchina “Esportazione” (costruita in 2-3-4 gruppi) è un modello innovativo dal punto di vista del design, della funzionalità e razionalizzazione dei volumi. Ironicamente soprannominata “scatola di sardine”, la sua curiosa forma era studiata per ospitare le tazzine ai lati della struttura, mentre la carrozzeria in plexiglass retroilluminata presenta la dicitura “Crema caffè naturale funziona senza vapore”.
La Pavoni, Milano
Anno 1953
Modello Lilliput 53
2 Gruppi - 15 Litri - Esemplare restaurato
Design Studio PFR - Gio Ponti, Antonio Fornaroli, Alberto Rosselli
Macchina per caffè espresso con sistema a leva crema caffè.
Alcune parti della carrozzeria sono state realizzate con uno strato d’oro 24 carati che conferisce all’insieme un aspetto esteticamente prezioso e pregevole pensato, per un gioco cromatico, sicuramente una idea innovativa per il periodo di produzione. Il celebre studio di architettura Studio PFR (Ponti, Fornaroli, Rosselli) che concepisce la progettazione del modello, collaborerà assiduamente con l’azienda La Pavoni sino alla fine degli anni Sessanta.
Faema, Milano
Anno 1961
Modello E-61
4 gruppi – 26 Litri – Esemplare Restaurato
Questa celebre e rivoluzionaria macchina per caffè, il cui nome, E61, sta per Eclissi solare avvenuta nel 1961, fu l’esito finale di svariati brevetti e il risultato delle evoluzioni di modelli precedenti. L’acqua per il caffè proveniva non più dalla caldaia come in passato, ma direttamente dalla rete idrica e attraversava l’addolcitore a resine che eliminava il calcare; la pompa volumetrica la spingeva, pressurizzata a 9 bar, attraverso uno scambiatore di calore collocato all’interno della caldaia a vapore che la riscaldava portandola alla temperatura ottimale. Dopo aver subito questi processi, l’acqua entrava nel gruppo erogatore e, grazie all’infusione che consentiva di imbibire l’intero pannello di caffè macinato, consentiva la massima estrazione delle sostanze aromatiche del caffè espresso in 25 secondi.
Faema, Milano
Anno 1983
Modello Tronic
2 gruppi – 11 Litri – Esemplare Conservato
Design Ettore Sottsass e Aldo Cibic
Ettore Sottsass e Aldo Cibic, due noti maestri del design italiano, firmano insieme una macchina professionale che fa proprie le innovazioni tecnologiche dell’epoca.
La Tronic è la prima a incorporare componenti elettroniche: l’utente può scegliere attraverso una pulsantiera la quantità di caffè che vuole produrre, mentre la macchina assicura un dosaggio corretto, a garanzia di una miglior qualità della bevanda.
Faema E71
Anno 2016
Modello GTI
2 gruppi
Giugiaro Design
Faema E71 è la migliore interprete del caffè d’autore dove tecnologia e tradizione hanno trovato nuove forme, fondendosi in una macchina studiata e disegnata per ricercare la perfezione in ogni tazza di caffè. Dotata di un innovativo circuito idraulico con un sistema di controllo dell’infusione Gti che garantisce il perfetto controllo dei tempi di infusione e di erogazione del caffè, la macchina si caratterizza per le numerose soluzioni ergonomiche attente ai bisogni di ogni barista e coffee specialist.