MUMAC al Natural History Museum di Karlsruhe con la mostra itinerante “Cosmos Coffee”.
Dopo il grande successo di visitatori al Deutsches Museum di Monaco di Baviera (390.000 visitatori), MUMAC è ancora tra i protagonisti della mostra Cosmos Coffee, prevista allo State Museum of Natural History di Karlsruhe (SNMK) (www.kulturinkarlsruhe.de) dall’8 ottobre 2020 al 5 settembre 2021. Il museo ha deciso di estendere l’edizione speciale della mostra "Cosmos Coffee" fino al 5 settembre 2021.
Cosmos Coffee è la mostra dedicata al mondo del caffè, dalla coltivazione alla lavorazione, dal trasporto alla preparazione, fino al consumo, dove sei macchine per caffè del MUMAC si inseriscono all’interno della rassegna espositiva diventata itinerante per offrire una visione e un’esperienza di conoscenza a 360° gradi sul “cosmo del caffè”. Una mostra organizzata su sei tematiche (biologia, chimica, tecnologia, economia, cultura ed ecologia) in un viaggio immersivo e interattivo alla scoperta della bevanda dal punto di vista sensoriale e scientifico.
Per l’importante appuntamento MUMAC ha messo a disposizione sei pezzi dalle proprie collezioni:
Il prestito di MUMAC rappresenta il proseguimento del “progetto prestiti” intrapreso dal museo con l’obiettivo di diffondere la cultura del settore e condividere il proprio patrimonio con i più importanti enti e istituzioni al mondo.
Oltre all’importante prestito al Deutsches Museum di Monaco da cui la mostra Cosmos Coffee è partita (4 luglio 2019 - 10 luglio 2020), tra i musei più recenti cui MUMAC ha prestato i suoi pezzi rientrano la retrospettiva dedicata a Gio Ponti tenutasi al Musée des Arts Decoratifs al Louvre di Parigi (19 ottobre – 5 maggio 2019) e la grande mostra monografica dedicata ad Achille Castiglioni che è stata ospitata dalla Triennale di Milano (6 ottobre 2018 - 20 gennaio 2019).
Qui sotto l’elenco completo delle opere prestate.
La Cimbali, Milano
Anno 1946
Modello Ala
1 Gruppo - 5 Litri - Esemplare conservato
La storia del marchio La Cimbali inizia nel 1912 quando il fondatore Giuseppe Cimbali apre la prima bottega a Milano, nel cuore della città, dedicandosi alla produzione di componenti essenziali per macchine per caffè. Nel 1930 avvia la propria produzione di macchine professionali per caffè espresso presso l’Officina in via Lecchi a Milano e lancia il modello Ala, una delle prime macchine orizzontali, in varie versioni (uno, due o tre gruppi), con caldaia a riscaldamento elettrico e a gas.
Gaggia, Milano
Anno 1948
Modello Esportazione
1 Gruppo - 5 Litri - Esemplare Conservato
Nel 1947 Achille Gaggia deposita un innovativo brevetto riguardante l’introduzione del pistone: l’inserimento di una leva in grado di pompare acqua sotto pressione sulla polvere di caffè. L’innovazione fa sì che la polvere sia attraversata dalla sola acqua calda a una pressione elevata (circa 9/10 atmosfere), consentendo di estrarre gli aromi che danno pienezza al gusto e le componenti atte a produrre la crema tipica della tazzina di espresso.
Sul plexiglass frontale viene riportata la dicitura «Crema caffè di caffè naturale funziona senza vapore», una réclame efficace volta ad attirare potenziali avventori.
Gaggia, Milano
Anno 1952
Modello Esportazione
2 Gruppi - 20 Litri - Esemplare conservato
I primissimi esemplari di questa macchina per caffè risentono, in certa misura, delle influenze di un orientamento streamline d’importazione americana: la macchina “Esportazione” (costruita in 2-3-4 gruppi) è un modello innovativo dal punto di vista del design, della funzionalità e razionalizzazione dei volumi. Ironicamente soprannominata “scatola di sardine”, la sua curiosa forma era studiata per ospitare le tazzine ai lati della struttura, mentre la carrozzeria in plexiglass retroilluminata presenta la dicitura “Crema caffè naturale funziona senza vapore”.
Faema, Milano
Anno 1961
Modello E-61
4 gruppi – 26 Litri – Esemplare Restaurato
Questa celebre e rivoluzionaria macchina per caffè, il cui nome, E61, sta per Eclissi solare avvenuta nel 1961, fu l’esito finale di svariati brevetti e il risultato delle evoluzioni di modelli precedenti. L’acqua per il caffè proveniva non più dalla caldaia come in passato, ma direttamente dalla rete idrica e attraversava l’addolcitore a resine che eliminava il calcare; la pompa volumetrica la spingeva, pressurizzata a 9 bar, attraverso uno scambiatore di calore collocato all’interno della caldaia a vapore che la riscaldava portandola alla temperatura ottimale. Dopo aver subito questi processi, l’acqua entrava nel gruppo erogatore e, grazie all’infusione che consentiva di imbibire l’intero pannello di caffè macinato, consentiva la massima estrazione delle sostanze aromatiche del caffè espresso in 25 secondi.
Faema, Milano
Anno 1983
Modello Tronic
2 gruppi – 11 Litri – Esemplare Conservato
Design Ettore Sottsass e Aldo Cibic
Ettore Sottsass e Aldo Cibic, due noti maestri del design italiano, firmano insieme una macchina professionale che fa proprie le innovazioni tecnologiche dell’epoca.
La Tronic è la prima a incorporare componenti elettroniche: l’utente può scegliere attraverso una pulsantiera la quantità di caffè che vuole produrre, mentre la macchina assicura un dosaggio corretto, a garanzia di una miglior qualità della bevanda.
Faema E71
Anno 2016
Modello GTI
2 gruppi
Giugiaro Design
Faema E71 è la migliore interprete del caffè d’autore dove tecnologia e tradizione hanno trovato nuove forme, fondendosi in una macchina studiata e disegnata per ricercare la perfezione in ogni tazza di caffè. Dotata di un innovativo circuito idraulico con un sistema di controllo dell’infusione Gti che garantisce il perfetto controllo dei tempi di infusione e di erogazione del caffè, la macchina si caratterizza per le numerose soluzioni ergonomiche attente ai bisogni di ogni barista e coffee specialist.