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La più semplice delle domande: “Caffè?”, è l’invito a mettersi comodi per scoprire le diverse anime che si celano dietro un estratto noto ovunque ma sempre diverso, prodotto da quelle macchine per caffè espresso professionali made in Italy e note in tutto il mondo che diventano ambasciatrici dell”Italian way of life” come stile di vita, dove il piacere, la bellezza, la creatività, l’ingegno e le relazioni sono espresse in un ottimo caffè. Le macchine per caffè, di cui MUMAC-Museo della Macchina per Caffè narra la storia con i suoi protagonisti, diventano occasione per parlare di tecnologia, stile, design non solo del comparto, ma della cultura di impresa italiana. I documenti, le fonti storiche raccolte e l’accurato apparato iconografico sono in larga parte tratti da MUMAC, ma il contributo di altri enti, fondazioni, archivi e musei d’impresa coinvolti (oltre 20) ne fa un’opera corale davvero rivolta a tutti.

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Un viaggio attraverso i cinque sensi (più uno) che danno i nomi ai sei capitoli, disposti in un ordine preciso, quello che ci avvicina al gesto finale che ci porta ad assaporare il nostro espresso. Dall’olfatto, nel libro tradotto in “aroma”, termine più affine al mondo del caffè, che attrae con la sua miscellanea di sentori specifici riconosciuti fin dall’infanzia, all’udito , qui declinato in “suono”, che ci cala nell’atmosfera di un mondo fatto di una specifica sequenza sonora di preparazione, di sovrapporsi di voci e chiacchere, di un allegro sbattere di portafiltri e tazzine, del tintinnio e girar di cucchiaini, di macinatura fine e sbuffare di vapore, fino alla silenziosa attesa dell’erogazione filante in tazzina. Poi la vista, che lega indissolubilmente la percezione dell’ambiente alle linee, ai colori, allo stile e al design di quegli oggetti che ci consentono di poter procedere passo dopo passo verso l’uso del tatto e del contatto, con le dita che toccano tazzina e cucchiaino e con le labbra che si avvicinano ai bordi della porcellana per sfiorare la crema vellutata, preludio del gusto che ne verrà.

Un momento sinestesico in cui i cinque sensi sono coinvolti simultaneamente, raccogliendo, con il sesto senso, l’essenza di un’intera filiera in pochi, intensi secondi, di cui la macchina diventa protagonista essenziale per celebrare un momento di condivisione. Un atto di bellezza. Non si tratta solo di un’opera iconografica, fatta di immagini e di suggestioni, per diffondere lo stile italiano, ma anche di un libro di ricerca dove il valore è dato dagli approfondimenti svolti sull’evoluzione di un intero settore industriale del made in Italy. Si sono percorse nuove vie di conoscenza e scoperta e, sulla base di conoscenze e studi pregressi, sono emersi approfondimenti e dettagli inediti che qui trovano spazio grazie a nuove fonti e ricerche condotte con passione per portare alla luce tracce sbiadite dal tempo. La parte storica non vuole essere esaustiva, anzi: questo volume vuole fluire e trasformarsi, all’insegna dell’innovazione che da sempre contraddistingue la creatività industriale italiana. Abbiamo aggiunto “puntini” a una storia densa e ricchissima di sfumature che ha ancora innumerevoli spazi da scoprire e riempire. Tra queste pagine scorre molto più di un senso espresso per offrire un ulteriore sguardo su un settore poco noto del made in Italy. Scorre un mondo di relazioni da cui prendere esempio. Da riconoscere, conservare e tramandare come radici di futuro.

Senso Espresso
A cura di Barbara Foglia, Edgardo Ferrero, Marzia Camarda, Margherita Pogliani.
Prefazione di Fabrizia Cimbali e Federica Sala
Editore Antiga Edizioni