Un museo del caffè alla decima potenza
Dieci modi per scoprire il ricchissimo mondo che si cela dentro una tazzina del caffè: da collezione di macchine per espresso a luogo di formazione, biblioteca, eventi, incontri e collaborazioni su note uniche al mondo
In principio fu solo un sogno, concretizzatosi in una scintilla reale.
Sono gli anni Novanta e Maurizio Cimbali, presidente dell’omonimo Gruppo Cimbali s’imbatte nello stand de Il Mercante in Fiera (una delle fiere di antiquariato più grandi d’Europa) di Enrico Maltoni, appassionato collezionista di macchine d’epoca per il caffè espresso. «Ricordo una Cimbali Granluce e una Faema E61 – racconta l’imprenditore – testimoni di una reciproca passione per la cultura e la storia che si cela dietro una tazzina da caffè».
L’opportunità si manifesta pochi anni dopo, quando si pensò a un’idea che celebrasse il centenario dell’azienda e contemporaneamente durasse nel tempo. Un’idea condivisa da tutta la famiglia Cimbali: «Se non lo realizziamo noi, che produciamo macchine da caffè da cent’anni, un museo delle macchine per caffè non lo fa nessuno. E questa è l’occasione giusta».
Una collezione unica al mondo
Un museo d’impresa, scaldato da una passione rara per la storia, il costume e le eccezionali macchine che ne sono testimoni, in primis del collezionista Enrico Maltoni che racconta: «MUMAC è questo per me: il coronamento di un sogno di un ragazzo di 18 anni iniziato in un mercatino e che ancora oggi continua». Una collezione unica al mondo che attesta come la macchina da caffè sia un oggetto affascinante, sia dal punto di vista estetico che tecnologico, e soprattutto sia testimone di un’evoluzione di stile e di innovazione nella preparazione di una delle bevande più popolari al mondo.
Dulcis in fundo, il museo della macchina per caffè di Gruppo Cimbali è un asset strategico di comunicazione dei brand (LaCimbali, Faema, Casadio), tanto che non si tratta solo di una ricca collezione di modelli di macchine per da caffè. MUMAC è la realizzazione di un ambizioso progetto architettonico di recupero industriale; un viaggio attraverso le 100 macchine, esposte nelle sei sale, per oltre 100 anni di storia dell’industria, della tecnologia, del design e del Made in Italy.
Un ambiente narrante che parte dai primi anni del Novecento, con una sala tipica dei caffè Liberty e del Ventennio, attraversa gli anni del boom economico italiano descrivendo la nascita di un nuovo modo di vivere rappresentato dalla vita nei bar, sino al fiorire del design degli anni Sessanta e Settanta. La storia continua con la metamorfosi internazionale vissuta negli anni Ottanta e Novanta sino ad arrivare al nuovo millennio con i pezzi più innovativi e tecnologici.
Un ambiente polifunzionale
Il museo è anche un ricco contenitore di materiale, supporti multimediali, documenti d’archivio, tanto che al suo interno da poco è stata inaugurata una delle più ricche biblioteche al mondo dedicata a testi sul caffè. E poi c’è l’Academy, luogo preposto alla diffusione della cultura del caffè, alla formazione e alla ricerca. MUMAC è anche spazio per iniziative trasversali e location ideale per eventi aziendali; sede d’incontro e collaborazione con le istituzioni e le realtà del territorio locale ma anche nazionale e internazionale e strumento di comunicazione per progetti corporate e a supporto dei brand oltre che a iniziative che valorizzino la sostenibilità e la tensione continua per l’innovazione responsabile.
Tutto questo fa di MUMAC una testimonianza viva e rappresentativa di un settore produttivo globalmente riconosciuto come emblema della cultura italiana e dell’eccellenza del Made in Italy.