Spazio polifunzionale

Un’onda di doghe rosse in metallo curvilinee attirano e incuriosiscono il visitatore. Un’onda che sorge all’interno della sede storica di Gruppo Cimbali, dove un tempo c’era un capannone adibito a magazzino. Oggi l’edificio, dall’architettura tipicamente industriale – 1800 mq in cemento armato e graniglia – è stato riconvertito nel più importante museo delle macchine per caffè del mondo, grazie anche a un’opera architettonica di rara eleganza e contemporaneità.

Le forme sinuose e armoniche di questo spazio polifunzionale sono state firmate dall’architetto Paolo Balzanelli e dall’ingegner Valerio Cometti che hanno curato tutti gli aspetti, dalla definizione del logo alla progettazione degli spazi, dall’allestimento agli arredi. L’attenzione è immediatamente catturata dalle linee curve color 0rosso Cimbali0 che abbracciano l’edificio originario e richiamano i flutti dell’aroma del caffè che si sprigionano dalla tazzina.

All’interno di MUMAC a partire dalla reception, il visitatore si immerge in una serie di ambienti fortemente evocativi, che riflettono lo spirito del tempo e permettono di rivivere quel determinato periodo storico riassaporandone l’essenza. E così, sala dopo sala, i banconi da caffè e da bar d’epoca lasciano il posto a essenziali supporti su cui restano protagoniste indiscusse le macchine da caffè espresso che sembrano rivivere nel periodo storico in cui sono state disegnate e create. Nonostante l’uniformità stilistica del bianco delle pareti, con l’illuminazione a lucernari che contrastano con il color caffè del pavimento, il passaggio tra gli ambienti avviene con decisione, catapultando il visitatore di decennio in decennio con diversi effetti sorpresa. MUMAC, infatti, non si limita ad esporre le macchine, ma riproduce in ogni sala le atmosfere tipiche del periodo preso in analisi con arredi tipici, musiche in sottofondo e grafiche evocative dell’epoca.

Centro di cultura e formazione

La fluidità e l’omogeneità stilistica rendono MUMAC un unicum in cui immergersi per uscirne arricchiti non solo di cultura ma di emozioni e sensazioni. Questo gioco tra museo e visitatore trova il suo apice nelle tasting room e training room dove la MUMAC Academy tiene i suoi corsi e nella sala finale, dove un guscio rosso cela e rivela l’esploso della M100 LaCimbali, che narra il complesso universo che costituisce il misterioso cuore tecnologico all’interno di una macchina da caffè.

Mumac - assicura l’architetto Paolo Balzanelli - coniuga sapientemente componenti emozionali e conoscitive dove la struttura narrativa è molto ben rappresentata da un percorso lineare tutto da scoprire, lungo il quale ogni stanza e ogni epoca si rivelano con decisione per mantenere alto il livello di curiosità e conoscenza.

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