Essenziali, innovative, antesignane. Le macchine del caffè come le scarpe, le liquirizie come la carta filigranata, il liquore come il farmaco. Dietro innumerevoli oggetti del nostro quotidiano si manifestano ricerche continue, tensioni verso il futuro ma anche fiera consapevolezza di un passato che è diventato cultura, come attestano diverse aziende durante la Settimana della Cultura d’Impresa, promossa da Museimpresa, dal 10 al 24 novembre.
La cultura dell’espresso
Il gruppo Cimbali da anni è impegnato nella diffusione della valorizzazione e della cultura del caffè, con un museo dedicato, un’Academy che forma appassionati e professionisti in tutto il mondo, la più ricca library sul tema dove documentarsi e scoprire nuove pagine dedicate, e una continua ricerca per innovare i propri prodotti affinché rispondano alle esigenze di un mercato che diventa sempre più evoluto. In occasione della Settimana della Cultura d’Impresa MUMAC si fa portavoce di nuovi percorsi attraverso visite guidate, mostre multisensoriali, reading con degustazioni e iniziative anche per i più piccoli all’interno delle onde sinuose del museo della macchina da caffè, che per l’occasione avvolgerà con un’accoglienza ancora più calda e un profumo inebriante di espresso italiano.
Il ritorno in Italia di Salvatore Ferragamo
Il patrimonio dalla memoria si può gustare, vivere, toccare, addirittura indossare. Ne è esempio la Salvatore Ferragamo che da anni riedita, con la linea Creations, le scarpe che hanno segnato un momento importante nell’evoluzione dell’azienda, dalle ballerine Audrey all’allacciata Eccentrica. Pezzi di storia da indossare e testimoni di un impegno che svolge magistralmente anche il Museo Salvatore Ferragamo, dove i percorsi stimolano nuove ricerche e la voglia di andare oltre al puro celebrativo. Dopo “Ispirazioni e visioni”, “Marylin”, “Il calzolaio prodigioso”, “Equilibrium”, “Un palazzo e la città” e “Tra arte e moda”, ecco che le sale sottostanti il rinascimentale Palazzo Spini Feroni a Firenze, accolgono un nuovo filone d’ispirazione, ricerca e stimolo alla riflessione contemporanea con la mostra “1927. Ritorno in Italia”. “Il nostro obiettivo – ci spiega Stefania Ricci, direttore del Museo Salvatore Ferragamo & Eventi culturali e istituzionali – è diventare un punto importante di riferimento per la cultura del territorio, incrementare le relazioni con le altre istituzioni, alimentare il senso di appartenenza del personale Ferragamo e contribuire alla definizione dell’identità del marchio”. Obiettivi importanti con risultati che vanno oltre le aspettative, soprattutto con la mostra “1927”. Voluta per celebrare l’anniversario del rientro in patria del “calzolaio delle stelle”, che aveva vissuto i precedenti dodici anni in California, ha come filo conduttore il tema del viaggio che apre a una panoramica sull’Italia degli anni venti, decennio al quale oggi guardiamo come una vera fucina d’idee e di sperimentazione, con mente aperta e scevra da pregiudizi e condizionamenti ideologici. Così il ritorno di Salvatore Ferragamo ci permette di gettare un nuovo sguardo sul passato per meglio comprendere il presente, attraverso modelli di scarpe iconiche che rendevano donna con la D maiuscola anche la classica (siamo negli ani ’20!) madre italiana ma anche foto e video del viaggio, girati dallo stilista in persona, accanto a quadri e opere di design che testimoniano la vena industriosa di quel periodo dove il concetto di unità delle arti, urbanistica, architettura, tecnologia e artigianato, era connesso al recupero del mestiere e della tradizione della bottega rinascimentale, considerata il perfetto esempio di sincretismo.
Cultura al sapore di liquirizia
La bottega rinascimentale intesa come spirito guida dei tempi nuovi ha anche il sapore della liquirizia che ha una storia nella storia, una saga, quella degli Amarelli, iniziata intorno all’anno Mille e proseguita nei secoli fra Crociate, impegno intellettuale e agricoltura. Oggi un museo celebra questa longeva e iconica azienda famigliare, da sempre impegnata a trasmettere cultura come fonte indispensabile per generare valore. Una storia da gustare e toccare con mano, da leggere, da ascoltare, da vivere nel Museo della Liquirizia “Giorgio Amarelli”, ammirando incisioni, documenti, libri, foto d’epoca ma anche attrezzi agricoli, oggetti quotidiani e splendidi abiti antichi a testimoniare la vita di una famiglia, che valorizza i rami sotterranei delle piante di liquirizia, che crescono spontanee sulla costa ionica, e che diventano il palcoscenico di un museo unico al mondo, tutto da degustare.
Impresa di carta
“Che impresa!” è invece il titolo (e l’affermazione che viene spontanea!) di un convegno per presentare l’Impresa Sociale Enrico Magnani Pescia Srl promossa dal Museo della Carta di Pescia che riprenderà la produzione di carta a mano filigranata ponendosi come l’erede della tradizione delle antiche Cartiere Magnani di Pescia: storia, cultura, alto artigianato si fondono così in un’idea di sviluppo sostenibile, di crescita del territorio e di attenzione al sociale. L’Impresa collaborerà con una serie di figure professionali oggi in pensione quali mastri cartai, filigranisti, cucitrici ancora presenti nella Valle del Pescia che potranno aiutare a ricostituire una “comunità di cartai” che ha radici antichissime, grazie anche alla ripresa della produzione e alla commercializzazione del marchio “Enrico Magnani Pescia”. Nuovi posti di lavoro, corsi di formazione e laboratori didattici attesteranno quanto Museo della Carta di Pescia sia generatore non solo di antiche sapienze ma anche di nuove esperienze e culture.
Altri generatori di cultura
La stimolante valorizzazione della realtà d’impresa è ben espressa da diverse altre iniziative: Martini sottolinea quest’anno la collaborazione tra Casa Martini e l’archivio storico attraverso interviste, racconti curiosi e ricordi inediti sull’azienda e il marchio, indagando proprio la storia dell’azienda attraverso il rapporto che la lega alle persone e al territorio dello stabilimento di Pessione.
Fondazione Pirelli evoca memorie di gioventù riproponendo, all’interno della suggestiva ex torre di raffreddamento dell’Headquarters Pirelli alcune delle pubblicità televisive più riuscite di sempre, dai Caroselli alle campagne internazionali con i grandi testimonial come Carl Lewis, Ronaldo e Sharon Stone. Casa Zegna aprirà al pubblico, invece, per una giornata il cuore dell’archivio storico del brand ma anche dei tessuti che hanno fatto la storia della moda in tutta Europa: dalla collezione francese “Claude Frères” al ricco campionario Heberlein, costituito da oltre 2000 volumi, fucina di nuove idee per progetti legati alla moda e alla cultura.
Sintesi perfetta, infine, di questo impegno diffuso è il prestigioso convegno organizzato da Fondazione Bracco: “Impresa e cultura: un amore possibile. Mecenatismo e patrimonio artistico italiano”, per confrontarsi sulle sinergie pubblico-privato come fattore di successo nella tutela del patrimonio culturale e artistico nazionale.
Perché per generare nuova cultura è necessario avere consapevolezza del passato, visione per il futuro e mecenati impegnati nell’esplorazione di valori per la collettività. Per fortuna in Italia non sembra manchino.
Info utili
- MUMAC: “Reading al profumo di caffè” (link a pagina dedicata), 19 novembre ore 15-16.
“Al MUMAC si legge” laboratorio per bambini fino a esaurimento posti, 19 dicembre ore 15-17
“I linguaggi della crescita: impresa, cultura, territorio nei percorsi di Kartell e MUMAC” 24 novembre ore 17-20,30 con navetta da Milano.
Eventi con prenotazioni obbligatorie alla mail mumac@gruppocimbali.com
“Tecnology Heart, Human Mind”, da 10 a 24 novembre, info Technology heart, Human mind - Museo Salvatore Ferragamo, “1927. Ritorno in Italia”, visita guidata e gratuita da venerdì 10 novembre a venerdì 24 novembre ore 17-18 e workshop per bambini sabato 18 novembre ore 11-12,30 e 15,30-17
- Museo della Liquirizia: Visite guidate gratuite per grandi e bambini. “Heritage Marketing” presso lo spazio Strega, 14 novembre ore 14,30 e “Musica, letteratura, poesia da Omero a Wagner” il 24 novembre ore 18
- Museo della Carta di Pescia: “Che Impresa! Il museo della carta di Pescia fra cultura, crescita e territorio”, 25 novembre ore 11-18
- Casa Martini: “Martini Memories”, da 10 a 24 novembre, ore 10-18
- Fondazione Pirelli: “Pirelli, 145 anni d’innovazione. Storia di fabbriche e persone, prodotti e nuovi linguaggi”, visite guidate e laboratori per bambini, 11 novembre 9,30-17
- Casa Zegna: “Heritage Day. Gli archivi di casa Zegna, fonte quotidiana d’ispirazione creativa”, 12 novembre ore 14,30, 15,30 e 16,30
- Fondazione Bracco: “Impresa e cultura: un amore possibile. Mecenatismo e patrimonio artistico italiano”, 11 novembre ore 11,30-13,30.