Un’esperienza più unica che rara, ideata dall’Associazione Milano MuseoCity e realizzato con la partnership di MUMAC, che ha sostenuto fin da subito il progetto all’insegna dell’hashtag #LaCulturaNonSiFerma, in un’iniziativa così affine al proprio mondo di museo, da una parte, e al caffè, dall’altra.
L’iniziativa, curata direttamente dal team dell’Associazione, è partita il 5 aprile 2020 e ha visto la registrazione di due podcast a settimana, di 15′ ciascuno, con curiosità, aneddoti e storie vissute che si celano nei diversi musei, raccontati dagli stessi direttori, curatori, conservatori.
“L’idea – racconta Silvia Adler ideatrice del progetto per Milano MuseoCity – è nata per continuare a incrementare il coinvolgimento di un pubblico sempre più vasto alla partecipazione della vita artistico-culturale della città. Quest’anno l’edizione di Milano MuseoCity, prevista il primo week end di marzo, avrebbe presentato un palinsesto di eventi che coinvolgevano 89 musei con talk, visite guidate, workshop e una conferenza internazionale che avrebbe visto intorno allo stesso tavolo relatrici di altissimo livello arrivate da tutto il mondo. C’era anche in programma l’iniziativa Museo Invisibile, un open-day dove i curatori e direttori museali avrebbero raccontato aneddoti e dietro le quinte della loro attività e struttura. Tutte iniziative tese a conferire ai musei una dimensione sempre più aperta, di incontro, confronto, dialogo, studio e ricerca. Confronto e dialogo che abbiamo traslato sui podcast, realizzando un’esperienza insolita e particolarmente appassionante, perché abbiamo fatto intervistare i responsabili dei musei da tre conduttori molto diversi tra loro, come Jacopo Balestrini, Laura Defendi e Davide Sanavio, chiedendo loro di raccontare in modo insolito i musei.
Il risultato è stato coinvolgente ed estremamente ricco di scoperte su tutti quei musei della città metropolitana di Milano non visitabili a causa del lockdown e che, anche a porte chiuse, avevano e hanno tanto da raccontare.
Il titolo dell’iniziativa è molto evocativo dell’atmosfera che si può respirare in un museo, compresi i Musei di Impresa, ricchi di storia industriale italiana. Di fatto anche arte e cultura, come i nostri stessi musei, sono un “prodotto” made in Italy! La connessione della pausa caffè come un momento rigenerativo e di confronto associato a MUMAC, museo d’impresa di Gruppo Cimbali, è quindi venuto naturale pensando allo scopo del nostro podcast.
Pausa Caffè MuseoCity è diventato, infatti, una sorta di rito, come il caffè, le cui tracce audio si possono ascoltare anche off-line, in qualsiasi momento e in qualsiasi circostanza, per condividere il patrimonio museale on air sui canali Spotify, Spreaker, SoundCloud, Apple Podcast, Google Podcast, Anchor“.
Questo ha creato non solo un vissuto del museo diffuso che va oltre le classiche mura, ma anche la possibilità di scoprire bellezze poco note. “Mi ha colpita – prosegue la Adler – per esempio il racconto del Museo della Macchina da Scrivere, nato dalla passione collezionistica del suo Direttore, che oggi raccoglie oltre 1600 pezzi, come le curiosità sul MUDEC, il cui deposito conserva piume all’interno di un frigorifero, o sulle Gallerie d’Italia, del polo museale di Banca Intesa, che nascono dalla riqualificazione di una banca!
L’obiettivo di raccontare in modo insolito i musei ha fatto emergere episodi bizzarri e buffi come le difficoltà di spostare un cimento prezioso quale è il mantello di Napoleone, narrato dalla Conservatrice del Museo del Risorgimento, o la sorpresa del livello di definizione dei diorami, custoditi nel Museo di Storia Naturale, talmente fedeli che, per esempio, nella savana si possono vedere le singole setole e goccioline di fango sulla pelle di un ippopotamo”.
Ogni direttore e curatore ha regalato spaccati personali e culturali davvero unici: dall’arricchimento della formazione umanistica di Domenico Piraina, direttore di Palazzo Reale ma anche dei Musei Scientifici del Comune di Milano (Acquario, Planetario e Museo di Storia Naturale), che oggi conosce anche i diversi mangimi dei pesci o il funzionamento delle luci che riproducono il cielo stellato, all’aneddoto sui coniugi che accumularono nella loro Casa (ora Museo) Boschi Di Stefano centinaia di opere ed erano talmente appassionati che una sera la moglie cedette la sua pelliccia con cui stava andando alla Scala per comprare un dipinto.
Stimolante è stata l’intervista con Emilio Isgrò, “il cancellatore a tempo pieno” che con l’Istituto Emilio e Scilla Isgrò stimola i giovani artisti a far sentire la propria voce per rinnovare la società.
Piccole chicche da scoprire si sono dimostrate lo Studio Museo Francesco Messina in una chiesa sconsacrata, l’Archivio Giovanni Sacchi e il Circuito Lombardo Musei Design per le infinite ispirazioni che ancora riescono a stimolare, il Museo Fratelli Cozzi di Legnano che nel tempo ha collezionato auto Alfa Romeo insieme a un archivio dedicato di materiale pubblicitario, dove c’è l’aneddoto che la storia italiana abbia indicato la Giulietta come la Fidanzata d’Italia. Anche MUMAC, che aderisce con le proprie iniziative alle edizioni MuseoCity e Museo Segreto fin dalla prima edizione, è presente fra i podcast registrati con le interviste a Barbara Foglia, MUMAC Manager, e Cinzia Cona, MUMAC Curator, volte a raccontare le diverse sfaccettature del museo.
“Ospiti speciali – conclude la Adler – sono stati l’Assessore alla Cultura del Comune di Milano, Filippo Del Corno, che negli ultimi anni ha sostenuto tutte le arti con grande impegno, e Michele Lanzinger, direttore del MUSE – Museo delle Scienze di Trento – e membro del Direttivo ICOM Italia, che ha dimostrato come la sua formazione scientifica abbia condizionato le scelte non solo architetturali, realizzate con Renzo Piano per garantire continuità tra montagne e museo, ma soprattutto l’impegno solido e radicato per trasformare il museo sempre più in una struttura al servizio della collettività, che non solo conserva ed espone ma condivide in un dialogo aperto”. Dialogo aperto come i podcast di Pausa Caffè MuseoCity che hanno registrato, dopo poco più di due mesi dall’avvio, più di 4.000 ascolti, grazie all’amore per la cultura, di cui l’Associazione MuseoCity si fa portavoce, tanto da avere già in serbo, per fine luglio, nuove sorprese da ascoltare, invisibili…