CoffeeCulture

Claudio Abbado diceva che "La cultura è un bene comune primario come l’acqua; i teatri, le biblioteche, i musei sono come tanti acquedotti".

#Coffeeculture si è arricchito di tre nuove testimonianze: una nuova edizione del libro dedicato a MUMAC; l’ampliamento della MUMAC Library, seconda biblioteca al mondo per numero di volumi dedicati al caffè e la presentazione della replica della Moriondo, la prima macchina per espresso da bar.

Moriondo
La Moriondo nasce nel clima di epocale rinnovamento della seconda rivoluzione industriale: è il 30 giugno del 1884, quando il torinese Angelo Moriondo registra non solo un brevetto ma un modo tutto nuovo di degustare il caffè, che da infuso diventava espresso. L’apparecchio di forma cilindrica sfoggiava una caldaia con le indicazioni riguardanti il livello dell’acqua e la pressione del vapore. Inoltre, aveva una valvola di sicurezza; un’impugnatura porta-filtro con attacco di fissaggio rapido ed era capace di produrre, in pochi minuti, una o più tazze di caffè.
Peccato che Moriondo si limitò a costruire pochi prototipi destinati esclusivamente ai propri locali e all’Esposizione Generale al Valentino. Le macchine non ebbero una diffusione capillare e la biografia di Moriondo fu ignorata finché Enrico Maltoni, il più importate collezionista e restauratore di macchine per caffè al mondo, ha iniziato a studiarne il brevetto per ricrearne ex novo alcune repliche, di cui al momento due sono esposte presso il MUMAC e presso il Museo Lavazza di Torino.

MUMAC book
MUMAC è un contenitore di cultura e di esperienze in continua evoluzione: lo attesta anche la nuova versione del libro omonimo (AA.VV, Mumac – Museo della Macchina per Caffè di Gruppo Cimbali, Casa Editrice Vicolo del Pavone, 2018), che ha mantenuto il formato quadrato precedente, ma ha rinnovato la copertina e i contenuti, grazie a immagini inedite, una nuova veste grafica e un lavoro a più mani coordinato da Cinzia Cona, curatrice del museo. “Il libro – afferma Barbara Foglia, responsabile delle attività museali – è un distillato di quanto MUMAC sia cresciuto dal 2012, anno della sua apertura, ad oggi, mostrando ogni sfaccettatura di un progetto di heritage communication a tutto tondo che contribuisce alla diffusione della cultura del caffè”. Rispetto alla precedente edizione spicca il restyling delle sale museo, hall, caffetteria ed esterni avvenuti tra 2015 e 2018; l’introduzione di nuovi importanti pezzi, come la Cornuta di Gio Ponti, ma soprattutto il racconto delle mostre temporanee nell’adiacente spazio Hangar 100, i prestiti effettuati negli anni per condividere il patrimonio di MUMAC all’interno dei luoghi simbolo del design nazionali e internazionali, i premi vinti per questo spirito proattivo e un focus sulla Library inaugurata nel 2016 e il ricchissimo archivio storico.

Top Library
“Condividere il proprio patrimonio – confida Barbara Foglia – è un modo di rendere disponibili, insieme all’oggetto prestato, il piacere, il gusto, il sapere, la bellezza che quell’oggetto cela e rivela”. In questo contesto si inserisce la Library, biblioteca con più di 1000 volumi sul caffè, che non solo conserva ma rende anche disponibili volumi unici nel loro genere per appassionati e studiosi.
L’intero progetto è in costante divenire e si articola tra libri antichi, descrizioni di miscele, trattati, foto d’epoca, saggi, locandine pubblicitarie e due ricchissimi archivi storici, uno di Enrico Maltoni e uno di casa Cimbali che testimoniano un heritage letteralmente generativo di una nuova cultura.

Info utili
La Moriondo si può ammirare visitando MUMAC.
Il libro Mumac (in due lingue, italiano con inglese a fronte) è in vendita presso lo shop del museo e a breve sarà ordinabile presso tutte le librerie o acquistabile on line tramite la Casa Editrice.
La Library e gli archivi sono consultabili dietro appuntamento o da remoto all’interno del Polo Lombardo del Sistema Bibliotecario Nazionale (SBN).