“Tutto inizia da un’idea”: con Cimbalino l’espresso entra in Google

Il più potente motore di ricerca al mondo nobilita le scoperte e innovazioni del mondo del caffè arte accelerandone la conoscenza attraverso un progetto culturale tanto impressionante quanto entusiasmante.

 

“Un Cimbalino”

Una delle idee che ha cambiato il modo di consumare il caffè ne ha connotato anche l’espressione: Cimbalino è, infatti, il nome con cui, attraverso la macchina per caffè, si invitavano gli avventori a richiedere un caffè espresso al bar.

L’invenzione risale agli anni ‘50, veicolata in primis da quello che oggi chiameremmo advertising creato per il modello di macchina da caffè espresso professionale La Cimbali Gioiello, poi dalla Cimbali Granluce, che riportava addirittura sulla mascherina  la scritta “un Cimbalino”, mettendolo sotto gli occhi di tutti (non dimentichiamoci che in quel periodo le macchine stavano sul bancone da bar e non sul retro bancone).

Un nome che diventa presto, grazie ad un’operazione di marketing ante litteram, il modo per chiedere il caffè espresso al bar -un caffè caldo, intenso, rotondo e cremoso- che in alcuni paesi nel mondo rimane inalterato fino ad oggi per farsi servire un caffè espresso all’italiana.

 

Google Art&Culture

Per gustare la storia dell’espresso oggi basta un clic, grazie a un tour virtuale, promosso da Google Arts & Culture e da Assolombarda, che lancia “Tutto Inizia da un’idea“, la più grande mostra online su invenzioni e scoperte mai curata. Le collezioni, i racconti e il bagaglio di conoscenze di oltre 110 istituzioni di 23 paesi, tra cui MUMAC, sono state riunite per rivelare millenni di scoperte e le grandi idee che le hanno scatenate.

“Attraverso le storie stimolanti, e a volte sorprendenti, di oltre 100 partner, è possibile esplorare le invenzioni e le scoperte che hanno plasmato il nostro mondo.  Tutto Inizia da un’idea è una mostra che mette in rilievo quel primo tentativo, quell’idea, quel viaggio che permette la realizzazione di un sogno, e speriamo che darà alle persone uno stimolo in più per raggiungere il proprio momento eureka,” ha dichiarato Amit Sood, direttore di Google Arts & Culture.

Il progetto Google Arts & Culture supporta attualmente in un’unica esperienza oltre 1800 istituzioni culturali di 70 paesi, con più di 200 mila opere d’arte digitalizzate ad alta risoluzione, 6 milioni di reperti d’archivio, più di 2000 interni Street View e più di 6000 mostre digitali a cura di esperti.

 

 

Tutto inizia da un’idea

Oltre 400 mostre interattive rendono omaggio ai più grandi progressi dell’umanità nel campo della scienza e della tecnologia, ai sognatori che hanno dato forma al mondo di oggi, ma anche a storie di completi fallimenti e a incidenti che si sono rivelati un vero e proprio colpo di fortuna.  “Tutto Inizia da un’idea” permette anche di visitare, grazie a Google Street View, i siti delle grandi scoperte, dai profondi spazi sotterranei all’interno del Large Hadron Collider del CERN fino al cielo a bordo della Stazione Spaziale Internazionale. È possibile vedere da vicino oltre 200.000 opere in alta definizione, tra cui la prima mappa delle Americhe di cui si ha conoscenza, risalente al 1508, e le lettere di Albert Einstein, pubblicate per la prima volta online.

Da street view alla realtà aumentata

Dai dipinti della camera da letto di Van Gogh al movimento per i diritti delle donne fino al Taj Mahal: lo sguardo può spaziare per giornate intere, con la sensazione che più ci immergiamo in queste esposizioni virtuali più il respiro manca per l’opportunità di un’esperienza davvero straordinaria.
Straordinaria per il dettaglio delle immagini presenti, per la dinamicità delle riprese street view che permettono di passeggiare nei musei come MUMAC e fare anche il Gran Tour in città come Venezia, Siena, Palermo e Roma.

Straordinaria perché invita anche a unirsi a Tilda Swinton e ai fisici del CERN che studiano le particelle per assistere alla nascita e all’evoluzione dell’universo tramite l’utilizzo della realtà aumentata e a uno strumento che permette di esplorare le 127.000 immagini dell’archivio della NASA.

 

Erogatore di arte e cultura

Ogni mese ci sono oltre 500 milioni di ricerche legate all’arte. Per questo Google ha voluto rendere l’arte e la cultura accessibili a tutti, lavorando con le istituzioni per sfruttare appieno le opportunità digitali e per promuovere le radici del futuro.

I contenuti, organizzati in mostre virtuali, permettono al visitatore di approfondire non solo testualmente ma visivamente ed emozionalmente determinate opere, temi, storie, attraverso percorsi narrativi digitali che combinano immagini, testi, audio e video, permettendoci di scoprire le innovazioni che hanno cambiato non solo la storia del prodotto ma del costume stesso, come il caffè-crema chiamato Cimbalino.

Oltre all’arte squisitamente intesa e al nuovo canale Discovery&Innovation, sono già online due altri mondi culturali dedicati alla moda e alla storia naturale.

La cultura non è mai stata tanto (ben) espressa.