I generatori di esperienza, cultura, consapevolezza si possono paragonare a veri e propri acceleratori di crescita. Per la persona e per la società.
Ne è prezioso esempio MUMAC, dove il contenuto permea il contenitore, offrendo narrazioni inaspettate e utili, come le tante che emergono nei momenti formativi aperti a dipendenti, clienti e pubblico esterno, durante i quali la cultura del caffè si esprime in modi tanto diversi quanto coinvolgenti.
Onde di passione e formazione
MUMAC è più di un luogo d’incontro: è un biglietto da visita inaspettato, per chi vuole avvicinarsi al mondo del caffè e per gli stessi dipendenti che diventano consapevoli dell’heritage e delle visioni innovative che permettono all’azienda di continuare a crescere: dall’induction per i neo assunti proposta dalla funzione HR sotto il nome di “Welcome in Cimbali”, agli aggiornamenti costanti che vengono garantiti dalla MUMAC Academy, alle iniziative on line di employees e studenti dove la circolarità d’informazioni velocizza flussi e favorisce responsabilità.
La storia in tazza
MUMAC è luogo di formazione e ispirazione continua: ogni anno viene visitato da decine di istituti scolastici, università, aziende, persone interessate a una formazione professionale o anche solo amatoriale.
Dal 2016 ha contato una media annua di 25 classi di scuole primarie e secondarie del territorio delle provincie di Milano e Pavia che vogliono conoscere una delle più significative realtà industriali del Paese.
Inoltre grazie alla collaborazione con numerosi atenei da parte di Gruppo Cimbali (fra cui, Università IULM, Politecnico di Milano, Politecnico di Torino, Università Bocconi, Università Cattolica, Università di Pavia, Università di Milano Bicocca) spesso sono stati ospitati al MUMAC visite di docenti e studenti.
Università e associazioni di livello internazionale, con circa 800 studenti, dalle nazionalità più eterogenee, come americani, italiani, francesi, inglesi, cinesi e indiani, provenienti da istituti come SDA Bocconi, 24Ore Business School, Istituto Marangoni, Politecnico di Milano, IULM, Texas A&M University, Fairleigh Dickinson University, Rotman School of Business di Toronto, Florida International University, hanno organizzato master all’interno del museo e anche tesi di laurea che hanno arricchito la MUMAC Library, la biblioteca storica del caffè.
Case Sensory
In questo panorama ricco di collaborazioni trasversali a più funzioni aziendali di volta in volta coinvolte, rientra il Project work con IULM, degno di nota perché primo ad essere attivato in azienda e, ancor più importante, ad aver trovato una conclusione resa possibile dalla tecnologia, nonostante la situazione di emergenza sanitaria contingente.
Nel primo trimestre del 2020, gli studenti del master specialistico in International Marketing & Sales Communication dell’Università IULM di Milano, a cui è stata presentata l’azienda unitamente al progetto del nuovo Experience Center Technology Heart Human mind Lab del brand LaCimbali sono stati coinvolti in un business case.
Il master, alla sua prima edizione, è un progetto innovativo che punta a sviluppare competenze trasversali di marketing, vendite e comunicazione, fondamentali per un approccio customer-centric, ancor più in un contesto globale. Condotto in lingua inglese, prepara alla gestione di problemi di business reali attraverso un’attiva partecipazione delle numerose imprese partner e lo sviluppo di progetti sul campo. Grazie alla sottoscrizione di una vera e propria partnership con la funzione HR di Gruppo Cimbali, i direttori Prof. Daniela Corsaro e il Prof. Luca Pellegrini insieme alla coordinatrice Anna Bulgheroni, hanno lavorato a stretto fianco con la funzione Marketing e Comunicazione di Gruppo per il lancio del business case in cui gli studenti sono stati chiamati a elaborare un piano di lancio di comunicazione e marketing del nuovo Experience Center allestito all’interno dell’Hangar 100 di MUMAC, uno spazio post-industriale polifunzionale utilizzato per le mostre temporanee dedicate ai brand dell’azienda e, in questo momento, convertito a Lab LaCimbali.
Ad un accurato brief con indicazione di sfida, budget, tempistica e obiettivi è seguita una intera giornata in azienda e, dopo la visita del museo e del Lab, gli studenti, suddivisi in cinque gruppi, hanno utilizzato gli spazi di MUMAC per lavorare al progetto, confrontandosi con i manager di Gruppo Cimbali: dal Direttore Marketing e Comunicazione, Simona Colombo, alla Brand manager, Silvia Ruggero, alla MUMAC Manager, Barbara Foglia, supervisionati e coordinati nel progetto da Cinzia Cona, curatrice MUMAC, e Antonella Farigu, Brand marketing specialist.
Ultimo step, previsto per metà marzo presso la sede dell’Università, doveva essere un momento collettivo di restituzione degli elaborati che prevedevano, oltre alle elaborazioni delle idee, anche la realizzazione di moodboard e video ad hoc.
La contingenza ed emergenza sanitaria intercorsa nel frattempo a livello nazionale prima e mondiale poi, sembrava aver avuto la meglio sulla necessità di rimandare la presentazione delle proposte elaborate dagli studenti, con il rischio che il Master terminasse e quindi l’impossibilità di garantire la presenza di tutti in un momento troppo remoto.
La volontà di non perdere un tale impegno di energie ha consentito al team universitario insieme a Gruppo Cimbali di trovare una modalità di restituzione adottata per la prima volta da entrambi gli interlocutori: una riunione virtuale con collegate dalla casa di ciascun partecipante, oltre 30 persone che hanno potuto assistere alla presentazione di 5 lavori la cui passione, competenza e freschezza non potevano e dovevano andare perse.
Utilizzando Teams di Microsoft è stato possibile collegare virtualmente tutti gli interlocutori, condividere presentazioni, progetti, materiali audio e video in uno sforzo collettivo che ha voluto e saputo superare le barriere fisiche imposte da una situazione di emergenza.
Al termine delle presentazioni è seguito un feedback da parte del management aziendale che ha riconosciuto validità, fattibilità e sostenibilità di tutti i progetti, di altissima qualità, identificandone, alla fine, uno in particolare, sviluppato con professionalità e creatività degne di un’agenzia. Un progetto che si è presentato dettagliato, preciso ma allo stesso tempo interessante e fatto con grande inventiva: dall’idea dell’hashtag utilizzato (#lacimbalimeets) alla realtà aumentata, dalla connessione dettagliata con la tecnologia – uno degli asset del brand LaCimbali – alla perfetta valorizzazione di gusto e condivisione, per chiudere con un ottimo mix tra online e offline, tempistiche e budget rispettati, modalità di esposizione vivace, ingaggiante e con un buon ritmo. Non era scontato. Soprattutto perché gli studenti non avevano ancora “testato” l’essenza del caffè che sarà il loro riconoscimento: un Sensory Skills, corso di MUMAC Academy, che fa parte del Coffee Skills Program SCA, un modulo dedicato all’analisi sensoriale, durante il quale si impara a usare i sensi per riuscire a valutare la qualità del caffè. A fine corso, andare al bar non sarà più lo stesso!
Link al caffè
Non solo corsi: per trasmettere competenza e conoscenza, al MUMAC si raccontano anche altre storie costruite attorno al prodotto, svelando cosa c’è dietro le macchine e dentro le macchine, realizzando veri e propri project work che vanno oltre la mera conoscenza.
Per questo motivo diverse aziende (come Accenture, Jaguar, Subaru, Reanult, AB Medica, Cabiotec, Archiva, BTicino, Carrefour, Jungheinrich, Daimler, Ambrosetti, Autogrill, Primeur) hanno scelto MUMAC come location per i propri eventi, trovando sempre dei “link” formativi con i contenuti proposti dal museo, di volta in volta declinati in funzione delle esigenze formative e di contenuto dei diversi interlocutori: dal design alla tecnologia, dall’innovazione all’heritage, dal costume alla società.