Latte Art mania

Dai video how to a foto di veri e propri capolavori, la tecnica per decorare un cappuccino sta spopolando in rete con milioni di followers

Milioni di visualizzazioni. Decine di milioni di like. Con numeri da vera star, la Latte Art sta attestandosi protagonista curiosa e inusuale nel panorama dell’artigianato più goloso.

Corsi, contest e laboratori ne definiscono la scienza e le tecniche ma è il consumatore finale ad attestarne il valore. Perché ricevere al banco un’opera d’arte quando si è chiesto un cappuccino stimola non solo una sentita gratitudine e ammirazione ma soprattutto la voglia di scoprire come sia stata realizzata una simile creazione. Montando, versando e disegnando è la risposta più banale. Sembra semplice ma non lo è, come testimoniano le migliaia di video sull’argomento scaricati e commentati da persone di tutto il mondo.

Perché la Latte Art è un fenomeno internazionale, che sembrerebbe avere inizio proprio grazie a un video: agli inizi degli anni 80 un barista veronese di nome Pierangelo Merlo, durante le preparazioni di diversi cappuccini, scoprì la possibilità̀ di creare forme analoghe a cuori, foglie e mele, versando del latte montato sulla superficie del caffè espresso. La sua arte venne notata da un turista americano, David Schomer, che rimase impressionato e, munito di telecamera, chiese al barista Merlo di prepararne un altro così da poterlo filmare. Al suo rientro a Seattle, Schomer studiò i movimenti del barista e iniziò a servire presso la sua attività̀ bevande a base di latte con disegni sulla superficie, creando così un forte interesse.

 

La diffusione della Latte Art

L’interesse è diventato passione ed è montato come il latte grazie anche alla diffusione in Rete: solo su YouTube ad oggi sono stati caricati quasi un milione di video, che spaziano dalle preparazioni più semplici in slow motion a quelle più sofisticate in 3D.
Tra le più semplici spicca la tecnica al rallentatore del Barista Dritan Alsela che nella sua semplicità capitalizza centinaia di migliaia di visualizzazioni o quella di Umpoul che ha un tocco particolarmente delicato nel rappresentare con la punta del pennello musi letteralmente dolci di diversi animali.

“Perché amo il mio lavoro?” si domanda un barista che cadenza la risposta con il ritmo di centinaia di esempi di padronanza della mano con bricco, pennetta e topping per creare in pochi secondi splendidi disegni: dal muso di un coniglio ad un etereo angelo.

Esistono innumerevoli filmati dove vengono svelati i segreti della Latte Art, alcuni altamente certificati come quelli di MUMAC Academy.


Girando in rete, si resta increduli quando si vedono vere e proprie elaborazioni come creazioni tridimensionali dove vengono realizzati leoni, panda, gatti, orsi dormienti, così soffici che viene solo voglia di immergerci il naso! Parimenti dicasi per i disegni realizzati sui cappuccini nella Tapateria El Secreto di Malaga dove la gestualità è ipnotica nella sua semplicità apparente.

 

Disegni di gusto

Quando poi ci inoltriamo negli infiniti sentieri di Istagram o Pinterest il cappuccino assume infinite sfumature di gusto: con #latteart troviamo diversi milioni di creatività, dal micio più tenero alle formule di Einstein, da Cenerentola a Dark Father, dalla Notte Stellata di Van Gogh a foglie di ogni forma e dimensione. Una vera moda, la Latte Art, perché la tecnica è un’arte ma oggi si possono ottenere risultati impressionanti anche con semplici stancil dalle figure più curiose: orme, Pokemon, cuori trafitti, scritte che bloccano il cappuccino a mezz’aria come “I’m pregnant”, icone di sport, animali e fumetti di vario genere, segni zodiacali e tazze fumanti, per ricordarci che sotto si dovrebbe celare sempre un ottimo caffè espresso!