A Natale con il rito del caffè

L’emozione di giocare insieme riscoprendo la gioia nella tazzina dell’espresso

Solo fino a poche decine di anni fa il caffè rappresentava uno dei doni più desiderati per il Natale. Il rito di servirlo accanto all’albero natalizio è memoria d’altri tempi ma merita di essere riscoperto, da noi come dai nostri figli.
Il rito del caffè, per certi versi, ha diverse assonanze con il rito del Natale, se lo interpretiamo come momento di raccoglimento e attenzione a noi stessi e agli altri”, afferma Federica Buglioni, autrice di libri e fondatrice dell’Associazione Bambini in Cucina, dove promuove il valore affettivo, educativo, di conoscenza e divertimento del cucinare insieme, per nutrirsi bene e condividere momenti sereni ma anche emozioni. “Perché siamo fatti di emozioni – assicura – e quando riusciamo a far entrare l’alimentazione non dalla porta del dovere ma dalla finestra del piacere i bimbi si sentono coinvolti e rispondono in modo inaspettato giocando, sperimentando, acquisendo consapevolezza di gusti e sapori”.

Magico viaggio nei profumi natalizi

Proprio questa domenica, Bambini in cucina organizza al MUMAC un nuovo laboratorio intitolato Un magico viaggio nei profumi del Natale. Caffè e bambini? E poi, perché proprio al MUMAC? “Perché la sala del MUMAC è una location perfetta – risponde Federica Buglioni – inondata da luce naturale, calda, accogliente, spaziosa, che si presta perfettamente per sperimentare, scoprire e giocare con le luci, le forme e i profumi del Natale. Lì costruiremo insieme un percorso di emozioni e sensazioni per arrivare a preparare un pensiero natalizio che nasce nel suo spirito più puro: l’attesa, l’assenza. Se ci pensate, la gioia più grande è il desiderio del Natale, la sua preparazione ed è bello educare i nostri figli a crescere in questa dimensione”. Porre l’attenzione sui diversi sensi coinvolti, dalla forma a stella dell’anice a quella del bastone della cannella o di una culla di un chicco di caffè, diventa prezioso, quindi, per i ragazzi come anche per noi perché è scoperta, è ascolto, è libera fantasia.

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Dono di Natale

Le immagini del Natale, infatti, sono dappertutto ma noi, per entrare nella magia di questi giorni, chiuderemo gli occhi e ci lasceremo guidare dai profumi che da sempre ci fanno dire: è Natale! “In questo contesto vedo assonanze con il caffè – assicura l’autrice, tra gli altri, del delizioso libro Storie in frigorifero – perché questa bevanda è l’unico alimento dove l’aspetto visivo conto poco o niente. Non c’è impiattamento (a meno che non si aggiunga il latte trasformandolo in latteart!), non c’è il colore del vino. Con il caffè si dimentica l’aspetto visuale autorizzandoci ad altre impressioni sensoriali, anche a livello tattile come la densità, la lunghezza, la granularità dello zucchero alla fine, lo spessore della tazzina”. Insomma, gustarsi un buon espresso permette a tutti i sensi di essere appagati ma non finisce qui perché il caffè è un rito e sebbene nel percorso dell’educazione al gusto l’amaro si gradisca solo da adulti, tanto che i bimbi accettano prima il piccante, è importante sottolinearne la magia della ritualità fin dai primissimi anni di vita. “Sedersi a bere il caffè – conclude Federica Bugnoli – anche con semplice acqua nella tazzina è uno dei giochi più coinvolgenti per i piccoli, tanto che il mio suggerimento è di non far mancare tra i regali di Natale una piccola vecchia moka, da montare e smontare, perché già il profumo che si intuisce è un dono sensoriale”.

INFO

Un magico viaggio nei profumi del Natale: domenica 17 dicembre. Laboratorio realizzato in collaborazione con Bambini in cucina.
Orario:
15.00-16.30: SOLD OUT
16.45-18.00: ancora pochi posti disponibili – Per prenotare scrivete a: mumac@gruppocimbali.com

Il museo sarà aperto dalle 14.00 alle 17.30 per visite libere, senza prenotazione, alle collezioni museali e alla mostra temporanea Technology heart Human mind.
Visita guidata alle 15.30.